Il direttore del festival Sebastian Bohren ha già espresso il suo desiderio di espansione artistica con la produzione dell'opera all'inizio. Pieno di gioia per la sperimentazione, il concerto finale fa un ulteriore passo nella città di Brugg: la sala del campus dell'Università di Scienze Applicate della Svizzera Nord-occidentale, vicino alla stazione ferroviaria, serve principalmente come sede di conferenze. Per il concerto, la sala da 600 posti sarà dotata di uno speciale sistema di riverberazione che ottimizzerà l'acustica per la musica classica. Sebastian Bohren imbraccerà ancora una volta il violino: il concerto per violino tardo-romantico "Quasi una fantasia" di Othmar Schoeck fu scritto per la violinista Stefi Geyer, di cui il compositore svizzero era infelicemente innamorato. Anche Béla Bartók era attratto dalla donna e le dedicò il suo primo concerto per violino. Stefi Geyer doveva essere una musicista straordinaria con un carisma affascinante - non del tutto dissimile dalla direttrice d'orchestra Izabelė Jankauskaitė, che ha debuttato con successo con "Stretta Concerts" la scorsa stagione. È probabile che Schoeck conoscesse anche la Serenata italiana di Hugo Wolf. Il suo insegnante di composizione Max Reger arrangiò l'opera di musica da camera per orchestra. Il concerto finale si conclude con l'energico finale della Terza Sinfonia di Schubert: "A presto!" al Brugg Festival 2024.